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Immagine del redattoreFabio Rocca

"ARTE CARSMATICA" di Giulia Vassè



A IVAN...nelle tue mani una parte di me


ARTE CARISMATICA è la nuova mostra personale dell'artista Giulia Vassè, in esposizione presso la Roccart Gallery di Firenze


"Spiritualità espressa attraverso i colori e l'interpretazione dei simboli"


FONTE DI VITA

Attratta fin da piccola da colori e pennelli, ha iniziato a dipingere in modo professionale nel 2015, da quando si è trasferita in campagna vicino al mare, nella provincia di Teramo.

Ha una pittura astratta istintiva, gestuale, di grande potenza espressiva. Su superfici scabre, che paiono mari lunari, vaste pianure ricoperte di polveri e detriti, danzano in cadenze modulate ampie bande autonome di colore. Il ritmo varia in funzione delle cesure e della sovrapposizione o del distacco delle tracce, ora accese di tinte acide, ora meste, vestite di toni scuri.

I singoli elementi scivolano, si coniugano, si attraggono, si respingono, mantengono sempre e comunque la loro identità, in un accattivante gioco di parti.




Giulia Pietramellara Vassè, splendida giovane artista, porta nel suo percorso creativo il patrimonio di raffinatezza, eleganza e squisita sensibilità che la sua importante famiglia le ha trasmesso.

La sua pittura lascia campo libero alla dimensione istintuale e nasce nella totale spontaneità. Segue il flusso delle pulsioni, irrinunciabile presupposto per mantenere purezza e autenticità.

Graffi, solchi, sovrapposizioni, elementi in guerra tra loro, vortici di colori che danzano in armonia, figure enigmatiche, ombre evanescenti o più carnali presenze, dialogano nei mari improbabili dei suoi colori. Possenti o vaporose, fortemente strutturate o ondeggianti di sfumature, aggressive o leggere e musicali. Ritmate da sorpendenti variazioni nell’esecuzione, seguono l’oscillare e il dipanarsi dei pensieri e dell’umore. Alla ricerca di una propria dimensione espressiva, nel procedere della narrazione, emergono realtà non oggettive, percepite e mostrate attraverso un’ottica del tutto soggettiva, svincolata da fini concreti, attraverso la quale è possibile trovare un’autentica essenza e più profonde radici.

Si ha l’impressione che l’artista prima di iniziare un’opera, davanti alla tela bianca, entri in un’altra dimensione, una dimensione spirituale, e, in connessione con la parte più intima e segreta, si concentri sulle sue sensazioni e percezioni, per catturare le intuizioni e visioni che si affacciamo al suo animo nel momento.

Le opere non hanno titolo: e come dare un titolo alla spiritualità?

Il gesto pittorico si carica di uno speciale soffio vitale, che diviene il tratto distintivo e il filo conduttore che lega tutta la sua arte.

Le tele vibrano come un’improvvisazione jazz.

Sorprendono, scorrono con energia e ci trascinano nel flusso delle forme e delle idee.

E così le sue opere non si fermano ai confini della tela, ma si espandono nel tempo e nello spazio.


Maria Teresa Majoli



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